Venerdì 27 settembre 2019 dalle ore 18
Grazie a tutti quelli che sono intervenuti, eravamo davvero tanti.
Se vi siete persi il discorso di Romina potete leggerlo qui:
Buonasera,
finalmente siamo qui per presentarci. Alcuni di voi già ci seguono sui social e hanno partecipato alle nostre prime iniziative, ma in tanti ci stanno conoscendo e si chiedono “cosa facciamo”. Beh, innanzitutto vi diciamo chi siamo: Marco, Laura, Marianna e Romina. Siamo 4 acquerellisti, ognuno approdato con i suoi tempi e le sue modalità al mondo dell’acquerello, ma rimasti tutti ugualmente folgorati da questa tecnica.
Quindi tutti e 4 con una grande passione in comune che ci ha uniti poco alla volta, quando dai nostri discorsi, spesso buttati là così, ci siamo resi di conto di avere un’insoddisfazione di fondo e delle personali aspettative da soddisfare. Insoddisfazione perché è noto a tutti che l’acquerello, in Italia, è spesso visto come la Cenerentola delle tecniche pittoriche, piuttosto che come la tecnica della domenica. “Acquerellino” è un termine diffuso nel gergo e riflette questa visione miope largamente condivisa. Certo ci sono appuntamenti di rilievo a livello nazionale, come il festival di Fabriano ma, per noi, l’acquerello è qualcosa di più di una rassegna annuale, di una mostra il cui filo conduttore sia solo il riflettore puntato durante un’inaugurazione. Pensiamo all’acquerello e alle sue enormi potenzialità che non sono solo tecnicismo, ma che ci possono accompagnare nel racconto del quotidiano, dal museo all’uscita al parco, ad esempio, piuttosto che abbracciare una serie di tematiche molto diverse tra loro. Ma ci siamo resi conto che intorno a noi mancava questa pluralità di esperienze. Così come ci siamo resi conto di avere la volontà, l’aspettativa di fare le cose “sul serio”, di portare il discorso intorno all’acquerello a livelli più completi, intercettando tutto quelle potenzialità della tecnica che non abbiamo visto coltivate intorno a noi. Per fare degli esempi abbiamo pensato all’illustrazione, al contemporaneo, alla pittura botanica o a quella naturalistica. Ci siamo detti portiamoli a Padova, ramifichiamo il discorso, arricchiamoci di esperienze in modo che poi, ognuno, trovi il suo linguaggio a ragion veduta. Col tempo cercheremo di conoscere e approfondire tutto ciò, di dare carta bianca all’onda creativa che ha raccolto queste nostre riflessioni, portando in città le personalità che possono farci crescere sempre di più.
Intanto, abbiamo cominciato con le buone pratiche, come le uscite en plein air rivolte ai soci. Pensiamo che non s’impari soltanto “sui libri”, ma anche praticando l’acquerello fuori dallo studio, facendo esperienza con le tematiche del quotidiano. E se si fa esperienza in compagnia è tanto meglio, perché la condivisione del successo o dell’errore, in base al punto di vista di ciascuno, arricchisce tutti. In tanti sono intimoriti dal dipingere all’aperto, ma è una grande scuola che insegna davvero tanto. Abbiamo pensato a delle uscite per disegnare posti bellissimi, quelli con l’effetto WOW, ma anche a delle uscite nei luoghi del quotidiano, com’è stato al parco Milcovich la scorsa settimana per ritrarre semplicemente alberi, foglie e cortecce.
Abbiamo pensato a delle mostre tematiche, di cui la prima sarà quella che raccoglierà i lavori realizzati durante i nostri plein air, già a novembre in Libreria Pangea.
E queste mostre vogliono essere motivo di stimolo per chi ci segue, un modo per confrontarci con un tema e tirare fuori quello che non si è detto solo perché non si è provato a farlo. Ci saranno iniziative collaterali per approfondire i temi trattati, nel tentativo di dare ai soci la possibilità di incrociare i dati raccolti ognuno con le proprie esperienze e farne tesoro.
Ma l’Onda creativa non si esaurisce solo con l’acquerello.
Abbiamo “sentito” e vogliamo raccogliere le suggestioni che ci vengono dalla carta, questo supporto comune a tante tecniche e così presente nel quotidiano di tutti. Siamo già partiti con dei laboratori che hanno visto la carta come protagonista, rivolti agli adulti ma anche ai bambini e sono in partenza i corsi di disegno base, che col tempo cresceranno fino a dare al disegno la valenza di opera compiuta e non solo di studio preparatorio. Ci saranno lo sketch, il diario di viaggio, il collage ma non solo.
Abbiamo intercettato, ad esempio, un’artista spagnola che è in programma già a dicembre con le sue creazioni in carta, vere e proprie sculture che vanno ben al di là del concetto di foglio e arrivano a quello di materia, di spazio, di tridimensionalità.
Vogliamo sperimentare, creare, conoscere e crescere. Travolti da un’onda che ha raccolto idee e comunioni di intenti e vuole restituire esperienze, di vita e creatività.
Sicuramente la strada sarà lunga, al momento non abbiamo una sede fissa ma certo non è questo a fermarci. Col tempo ci arriveremo. E se vorrete contribuire a sostenere questi primi passi, potete acquistare stasera dei nostri acquerelli che abbiamo donato per l’occasione, a un costo davvero vantaggioso.
Un’ultima riflessione. Come sapete oggi è la giornata del Friday for Future e non abbiamo potuto esimerci dal condividere l’inquietudine per i cambiamenti climatici e il destino del nostro pianeta. Nel nostro piccolo abbiamo cercato di essere green, quanto meno con l’aperitivo, adottando piatti e bicchieri compostabili. Ma chiediamo anche a voi un piccolo sforzo, una riflessione sul ruolo e l’importanza degli alberi da lasciare nel diario dei commenti che trovate all’ingresso. Può essere una parola ma anche uno schizzo veloce, a matita, penna o acquerello, c’è tutto il necessario. Non importa che sia bello, colorato, artistico, ma che sia nel linguaggio che più vi identifica.